Collezione Diecast
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Shell Shock - Hot Wheels della settimana
Arriva Shell Shock, un modello Hot Wheels che distilla nelle sue forme l’anima profonda del pioniere ottocentesco americano. Il modellino, nato nel 2007 dalla fantasiosa matita di Joshua D. Henson — prolifico designer attivo nell’industria dei giocattoli e del cinema — si distingue per un design audace e ricco di dettagli.
Lo châssis di questa versione (2011 HW Video Game Heroes) è in metallo verniciato nero, mentre la carrozzeria è composta da un elemento in plastica verde che definisce l’abitacolo e il cofano. Quest’ultimo è innestato su una parte in plastica cromata che, lateralmente, dà forma a due canne di pistola con le bocche di fuoco al posto dei fanali anteriori, per poi proseguire verso la parte posteriore del modello con la forma del tamburo e un profilo che arriva a ridosso della ruota, terminando ai lati del posteriore.
Lo stesso pezzo definisce anche l’interno dell’abitacolo, contornato da vetrate in plastica semitrasparente fumé. La parte verde presenta una serigrafia a due colori (argento e nero), che disegna un ornamento articolato di fiamme dalla forma tipica usata per decorare le muscle car americane.
Infine, le ruote sono delle Open Hole a cinque razze, con serigrafia cromata.
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Volkswagen Type 181 - Hot Wheels della settimana
Questa Hot Wheels riproduce con buona perizia nei dettagli la Volkswagen Type 181, prodotta dal 1969 al 1983. Si tratta di un’auto torpedo nota con vari nomi nei diversi mercati (Thing, Safari, Pescaccia, ecc.). Nata inizialmente per uso militare NATO, fu successivamente riproposta per il mercato civile, specialmente in Messico, grazie alla sua robustezza. Derivata dal Maggiolino e dalla Tipo 3, era adatta a strade sconnesse, ma poco confortevole su asfalto, a causa della rumorosità e della bassa velocità. In Italia fu chiamata Pescaccia, ma ebbe scarso successo per via del prezzo elevato e dei consumi.
La versione mostrata in foto è del 2009 (New Models) e presenta una carrozzeria blu metallizzato, sormontata da una capote in plastica nera che simula la caratteristica configurazione “cabriolet”. La scocca inferiore è in plastica cromata e si sviluppa posteriormente, definendo anche il blocco motore e le due marmitte contrapposte. L’interno dell’abitacolo è in plastica grigia, con parabrezza in plastica trasparente. Le ruote sono del tipo SP5 (piene a 5 razze) con serigrafia cromata che delinea i cerchioni. Le parti serigrafate sulla carrozzeria includono: i fanali anteriori e il logo VW in bianco; le luci direzionali anteriori in argento e arancione; quelle posteriori in arancione, rosso e argento.